martedì 4 novembre 2014

il potere di Augusto

Lotta tra gli eredi politici di Cesare e chi ha voluto la sua morte

Dopo la morte degli assassini di Cesare, restano in carica due personaggi importanti
  • Marco Antonio,un’ importante figura politica
  • Ottaviano,il nipote di Giulio Cesare

Marco Antonio viene sconfitto in una battaglia navale ad Azio nel 31 a.C. e nel 29 a.C. Ottaviano rientra a Roma vittorioso:è diventato il padrone di Roma.

Roma,dopo le tante guerre, i massacri e i danni economici che le famiglie romane avevano subito, è stanca dei conflitti e vuole stabilità:vede Ottaviano come un portatore di pace.
Ottaviano però non può prendere il comando vero e proprio di Roma finché c’è il Senato:lui pensa infatti che il Senato sia un’istituzione inadatta a prendere decisioni per un impero grande come quello romano.
Escogita quindi un piano per concentrare su di lui il potere e per cambiare le cose senza che nessuno se ne accorga,governando come un re senza dichiararlo.


Il suo piano per cambiare la situazione avviene a tappe:
  1. Oltre al titolo di Tribuno a vita(che ci fa capire che qualcosa sta cambiando perché fino a poco prima gli incarichi erano temporanei), prende  anche il titolo di imperator(generale vittorioso dell’esercito);
  2. In una cerimonia solenne(27 a.C.)dice di non volere più poteri speciali e che il suo lavoro a Roma è finito,che non vuole contare più degli altri.
  3. I senatori,che hanno capito che è una tattica, gli chiedono di continuare a governare Roma e gli danno altri due titoli:principe (primo cittadino dello Stato)e Augusto(titolo legato alla religione che significa”gli dei ti sono favorevoli,auguri,degno di venerazione”).
  4. Ottaviano inizia così a trasformare la Repubblica in un nuovo sistema politico,chiamato Principato e che, successivamente, prese il nome di Impero.

I poteri di Augusto
Vediamo adesso i poteri ai quali lui non rinuncia mai:

·         Al comando dell’esercito:l’imperatore teneva molto al rapporto di fedeltà che aveva con l’ esercito;
·         Al titolo di principe;
·         Alla podestà tribunicia, cioè ai poteri dei tribuni della plebe,che ,essendo costantemente in pericolo, ricevono dei poteri speciali, tra cui il diritto di veto(ovvero di poter annullare le decisioni del Senato e dei magistrati), la possibilità di far approvare le leggi…in più Augusto, non essendo proprio un tribuno della plebe, non è sottoposto al diritto di veto dell’altro tribuno;
·         All’ imperio proconsolare, cioè al potere dei proconsoli(coloro che governano sulle provincie) ma più grande ed illimitato (si estendeva su tutti i territori romani);

La costruzione del Principato viene completata con il potere religioso:
  • Nel 12 a.C. assume il titolo di Pontefice massimo(supremo capo religioso)
  • Nel 2 a.C. assume anche quello di Padre della patria,anch’esso carico di sacralità.


Adesso Ottaviano detiene tutte le cariche più importanti e la repubblica,che dice di aver instaurato,è in realtà una monarchia” mascherata”.





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