lunedì 24 novembre 2014

L'APPARATO DIGERENTE

L'apparato digerente provvede alla digestione e all'assimilazione di cibi e bevande, ha quindi funzioni nutritive. Il nome sottolinea l'importanza della digestione dei nutrienti, quell'insieme di processi che consentono la scomposizione degli alimenti introdotti in sostanze veicolabili dal sangue e utilizzabili dalle cellule nei diversi tessuti.
Infatti il cibo non può raggiungere le cellule senza essere prima modificato fisicamente e chimicamente, cioè digerito per mezzo delle sostanze secrete nel canale digerente.

Questo complesso sistema è formato da organi e ghiandole annesse, si parte dalla bocca e dalle ghiandole salivari e si continua attraverso faringe, esofago e stomaco, per arrivare all’ intestino (tenue e crasso)che termina poi con l’ano, lungo questo articolato percorso si incontrano il fegato, la cistifellea e il pancreas.

la bocca

La bocca o cavità orale è la prima parte dell'apparato digerente.
Nell'uomo è definita anteriormente dalle labbra, lateralmente dalle guance, posteriormente dalla faringe, superiormente dal palato, inferiormente da un pavimento muscolare, teso all'interno dell'arco formato dalla mandibola, o mascella inferiore.
Oltre alle funzioni di masticazione e digestione la bocca riveste un ruolo fondamentale nella comunicazione e fonazione. 
Nella bocca il cibo subisce una prima digestione tramite la masticazione grazie ai denti.
Nella vita dell’uomo si sviluppano due dentizioni: la prima è rappresentata dai denti da latte (detti anche temporanei ,caduchi o decidui) che cominciano a spuntare in genere verso il sesto mese di vita. All'età di due anni, di solito, si contano venti denti. All'età di sei anni i denti da latte iniziano a cadere lasciando il posto ai denti permanenti,che sono invece trentadue.
Questo processo dura per sei anni continuando normalmente fino ai venti per i soli "denti del giudizio".
I denti si distinguono per gruppi e sono variabili per forma, dimensione e funzione. Si hanno gli incisivi, i canini, i premolari e i molari.

Oltre alla masticazione il cibo riceve anche l'intervento degli enzimi contenuti nella saliva,il liquido che viene secreto dalle ghiandole salivari situate nella cavità orale. 
Le tre coppie di ghiandole salivari sono le parotidi a secrezione seriosa pura, le sottomandibolari e le sottolinguali a secrezione mista,prevalentemente sierosa per le prime e mucosa per le seconde.
la saliva ha l'importante funzione di accelerare le reazioni chimiche che avvengono all'interno del nostro organismo,anche grazie alla ptialina,capace di scindere i legami dei glucidi.
Possiamo quindi dire che nella bocca ha inizio una prima digestione e che grazie alla saliva molti alimenti vengono ridotti a composti semplici.

Il cibo, ridotto in una poltiglia, detta bolo, viene spinto dalla lingua all'interno della faringe.

la faringe

La faringe è la parte posteriore della cavità orale e rappresenta il punto di incrocio tra la via digerente e l'apparato respiratorio. Essa presenta una apposita valvola cartilaginea, l'epiglottide, che chiude le vie aeree al passaggio del cibo. Dalla faringe il bolo giunge nell'esofago.

l'esofago

L'esofago e' un tubo lungo circa 25 cm e largo 2-3 cm, situato dietro la trachea, che collega la faringe allo stomaco. La parete dell'esofago e' composta da diversi strati, di cui i due più esterni sono muscolari. Quando si deglutisce, i muscoli della parete dell'esofago si contraggono, spingendo il cibo nello stomaco in un processo chiamato peristalsi. Di solito l'esofago e' appiattito, ma si allarga per far passare il cibo. Presenta quindi una duplice funzione: consentire il passaggio del cibo fino allo stomaco, dove avverrà la digestione, ed impedirne il reflusso dallo stomaco insieme ad acidi e succhi gastrici grazie ad una azione combinata col cardias.
 Infatti proprio prima dello stomaco si trova un orifizio, detto cardias per la sua vicinanza al muscolo cardiaco, che si apre tutte le volte che una particella di cibo viene inghiottita per poi richiudersi dopo il passaggio,impedendo così che il succo gastrico risalga nell'esofago irritandone la mucosa e le pareti.

lo stomaco

 Lo stomaco è un organo muscoloso a forma di sacco rivestito internamente da una mucosa.
 E' posizionato nella parte centrale dell'addome ed è l’organo più ampio dell’apparato digerente, in cui il cibo può sostare dalle due alla quattro ore o anche più a seconda della sua composizione. 
Grazie alla muscolatura localizzata delle pareti, lo stomaco rimescola e impasta il cibo con i succhi gastrici, che, costituiti da enzimi e fortemente acidi, cominciano a ridurre le particelle di cibo in sostanze assorbibili e utilizzabili dall'organismo.
Per questa seconda fase della digestione sono fondamentali sia i movimenti muscolari della pareti dello stomaco, sia la presenza dei succhi gastrici, secreti da ghiandole presenti nella mucosa che riveste la parete interna dello stomaco. Alcune di queste secernono acido cloridrico, che neutralizza l'alcalinità della saliva e trasforma il bolo in chimo a pH acido. 
L’ambiente acido favorisce l'attivazione degli enzimi digestivi contenuti nei succhi gastrici come la pepsina, che scinde le proteine in peptoni (pezzetti di proteine); altre cellule secernono il fattore intrinseco, che, unendosi con il fattore estrinseco (vit. B12) apportato con gli alimenti, prepara quest’ultimo all’assorbimento intestinale; la chimosina (o rennina o lab-fermento o caglio), che fa cagliare, coagulare il latte; le lipasi gastriche, che idrolizzano i grassi preparandoli alla scissione nell’intestino ad opera delle lipasi pancreatiche; Infine le cellule mucipari secernono la mucina, una specie di muco che protegge lo stomaco dall'attacco degli enzimi digestivi e degli acidi, preservandolo dall’autodigestione. 

 Come già detto,la sostanza formata da questo processo è un liquido denso detto chimo ,il quale attraverso una valvola, detta piloro, giunge nella prima parte dell’intestino tenue, il duodeno.

l'intestino

L' intestino è un lungo tubo avvolto su se stesso situato nella parte bassa dell’addome, lungo dai 4 ai 7 metri.  Nell’intestino si distinguono due parti: l’intestino tenue e il crasso, entrambi ricoperti di una membrana detta peritoneo.
 Nell'intestino tenue, diviso in duodeno, digiuno e ileo prosegue il processo di digestione ed il chimo, proveniente dallo stomaco, è sottoposto all'azione del succo pancreatico, del succo intestinale e della bile; questi succhi neutralizzano il chimo acido, trasformandolo in chilo basico:In questo modo viene bloccata la fase gastrica della digestione ed inizia la digestione enterica.
vediamo meglio queste sostanze:


  • la  bile,secreta dal fegato e conservata nella cistifellea (colecisti), giunge nella parte superiore dell'intestino in risposta alla presenza di grassi nello stomaco.Essa emulsiona i grassi, rendendoli attaccabili dalle da parte delle lipasi pancreatiche.
  • Il succo pancreatico, proveniente dal pancreas,che  contiene la tripsina e la chimotripsina, due enzimi che scindono le proteine in amminoacidi. La steapsina (o lipasi pancreatica), anch'essa presente nel succo pancreatico, scinde i grassi in glicerolo e acidi grassi e questu’ultimi in particelle piccolissime , mentre l'amilopsina idrolizza i residui degli amidi in maltosio.
  • Il succo intestinale, prodotto dall'intestino tenue,che  contiene molti enzimi, che completano il processo iniziato dal succo pancreatico.

 I prodotti della digestione, comprendenti sali minerali, amminoacidi, glucosio, glicerolo e chilomicroni vengono assorbiti dai villi intestinali e tramite i capillari, in essi presenti, vengono versati nella vena porta e quindi nel fegato, dove vengono elaborati e utilizzati per la sintesi di proteine umane e zuccheri.
I grassi, invece, essendo insolubili nelle soluzioni acquose, vengono assimilati in modo più complesso e inizialmente vengono raccolti dal sistema linfatico e trasportati dalla linfa nella circolazione sanguigna mediante la vena cava.

 Infine il cibo giunge nell'intestino crasso, tradizionalmente suddiviso in cieco e colon, dove vengono assorbiti l'acqua e i sali minerali. Le scorie che non sono state trasformate e assorbite diventano feci e vengono eliminate periodicamente attraverso il retto.

Abbiamo parlato prima del fegato, organo situato nell’addome superiore al di
sotto del diaframma, che è di fondamentale importanza per la digestione: si tratta di un vero e proprio laboratorio chimico dove tutte le sostanze assorbite dall'intestino giungono mediante il sangue per essere rielaborate e restituite di nuovo al sangue. Nel fegato si produce la bile, che viene mandata nell’intestino tenue per mezzo del condotto biliare e della colecisti, un piccolo sacchettino posto sotto il fegato.
  

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